Salve lettori,
oggi vi propongo un libro intenso e commovente, pubblicato da Eden editori e scritto dalla giovane e brava autrice esordiente Federica Pannocchia, in arte Sofia Domino. Quando dal cielo cadevano le stelle è il suo primo romanzo e tratta il tema dell'Olocausto. Potete acquistare l'ebook QUI.
Per saperne di più, leggete la mia recensione.
oggi vi propongo un libro intenso e commovente, pubblicato da Eden editori e scritto dalla giovane e brava autrice esordiente Federica Pannocchia, in arte Sofia Domino. Quando dal cielo cadevano le stelle è il suo primo romanzo e tratta il tema dell'Olocausto. Potete acquistare l'ebook QUI.
Per saperne di più, leggete la mia recensione.
Buona lettura.
RECENSIONE:
Immaginate di essere degli ebrei durante l’Olocausto e che la
vostra vita cambi improvvisamente, immaginate di dover trascorrere anni
rinchiusi nella cantina di un’altra famiglia perché fuori imperversa la Seconda
Guerra Mondiale e, peggio ancora, le leggi razziali. E infine immaginate una
ragazzina ebrea di tredici anni che si affaccia alla vita, ma che vede solo
morte. Proprio questa ragazzina, di nome Lia, è la protagonista del romanzo
“Quando dal cielo cadevano le stelle” di Federica Pannocchia.
Una storia forte e intensa,
tragica e commovente al tempo stesso. Un romanzo, questo, poco adatto a stomaci
delicati, poiché getta luce nella ferita più profonda della nostra storia; un
romanzo che ha richiesto sicuramente coraggio per essere scritto, ma che
richiede altrettanto coraggio per essere letto.
Questa storia racconta il lungo
calvario di una famiglia ebrea, quella di Lia, che vive a Roma fino a quando
non viene deportata ad Auschwitz, ed è proprio lì che tutto inizia e tutto
finisce per molti ebrei. Lia ha solo tredici anni eppure nulla le viene
risparmiato in quell’inferno vivente che è Auschwitz, un luogo in cui non
esiste pietà, ma solo orrore, tormento e morte.
L’autrice non risparmia alcuna
crudeltà al lettore e non omette nulla di ciò che accada a Lia dal momento in
cui varca la soglia del campo di concentramento. Davanti agli occhi di chi
legge si estende un film dell’orrore pieno dei soprusi e delle violenze che i
deportati sono costretti a subire ogni giorno. La fame, il freddo, le malattie,
le punizioni, le percosse, le camere a gas sono tra i tormenti più significativi descritti nelle
pagine di questo romanzo.
Lia ama la vita, nonostante tutto e tutti, e non
smette di sperare che un giorno la guerra finirà e tutti saranno liberati.
Spera di poter diventare grande, insieme ai suoi fratelli e che un giorno le
stelle saranno visibili soltanto in cielo e non più sulle uniformi a righe
degli ebrei.
Fortunatamente per Lia la liberazione è alle porte. Riuscirà a
tenere duro, a resistere fino all’arrivo degli americani? La ragazzina è
determinata a non cedere e, nel suo piccolo corpo ridotto ormai a un ramoscello
secco, aleggia una determinazione e una fiducia nella vita che ha tutto da
insegnare a chi, invece, si scoraggia nel quotidiano per delle banalità. Il
destino di Lia è appeso a un filo sottile, rimanete con lei fino alla fine di
questo libro, non abbandonatela e lo conoscerete anche voi.
Al termina di
questa lettura, che tocca il cuore e l’anima, non si può non avvertire una
nuova forza trasferirsi dentro di sé, quella di una ragazzina che ha avuto il
coraggio di scommettere sulla vita nonostante l’avvicinarsi della morte.
Lia
non si è arresa perché, come ci ricorda lei stessa, la vita è bella.
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