Salve lettori, dopo aver recensito il romance "Cercando di te" di Sabina Di Gangi, oggi vi propongo la mia intervista all'autrice. Vi ricordo che il libro è acquistabile QUI.
Buona lettura!
Ciao Sabina, grazie per avermi concesso questa intervista e
benvenuta nel mio blog.
Da quanto tempo hai la passione per la scrittura?
Grazie a te per avermi ospitata, per me è un onore e un
piacere! Ho sempre amato leggere quanto scrivere. Sin da piccola ogni occasione
era buona per leggere. Devo anche confidarti che mi divertivo a giocare alla
poetessa con la macchina da scrivere di mio padre, poi ho continuato col tipico
diario segreto e poi, via via, sono arrivata ai romanzi.
“Cercando di te” è il tuo primo romanzo? Com’è la nata
l’idea di questo libro?
‘Cercando di te’ è il mio secondo romanzo, ma è il primo in
formato digitale quindi comunque risulta una nuova esperienza.
Tutti abbiamo avuto un primo amore, per
lo più rimasto segretamente celato nel nostro cuore. Un amore che ci ha fatto
sognare, che ci ha fatto battere il cuore all’impazzata e dal quale il più
delle volte, crescendo, ci siamo allontanati. Ho pensato a cosa succederebbe se
questo amore si ripresentasse nella nostra mente, nel nostro cuore. Che cosa
accadrebbe se ci ossessionasse al punto di desiderarlo di nuovo come la prima
volta. Il tempo, in ‘Cercando di te’, predomina su tutto e tutti. Philip fugge
per dieci lunghi anni. Nicole aspetta il suo ritorno con sopportazione. Be’, è
ovvio che per quanto ci si possa accanire contro il destino è sempre lui a
decidere su tutto e tutti, e lo fa al momento giusto.
Quanto c’è di te nel personaggio di Nicole?
Non c’è nulla di me in Nicole. C’è solo l’immedesimazione,
scrivendo mi sono messa nei suoi panni chiedendomi cos’avrei fatto al suo
posto, ma nulla di più.
Nel tuo romanzo vediamo Philip, il protagonista maschile,
vestire i panni di Artù, e Nicole quelli di Ginevra. Perché hai scelto proprio
questa storica coppia?
Ho sempre amato l’Inghilterra e le sue storie, e mi piaceva
molto l’idea di una rievocazione storica. Tra l’altro nell’Abbazia di
Glastonbury, e in altri luoghi citati nel romanzo, si racconta siano sepolti i
resti di Artù e Ginevra, quindi c’era un nesso logico nel citare proprio loro.
La storia di Philip e Nicole mi
ha ricordato un po’ quella di Ulisse e Penelope: lei rimane paziente e fedele
ad aspettarlo per anni, mentre lui è lontano e per niente casto. Ti sei
ispirata a qualche coppia famosa della letteratura del passato per la tua
storia?
No. Ѐ stato tutto frutto della mia mente.
Perché hai deciso di autopubblicarti? Consiglieresti l’autopubblicazione agli scrittori esordienti?
La mia prima
pubblicazione è avvenuta con un piccolo editore e non mi sono trovata bene, da
lì e nata la decisione di fare tutto da sola. Molti autori che si autopubblicano
vengono considerati degli sfigati, ma i grandi editori raramente ci degnano di
considerazione e i piccoli editori purtroppo hanno problemi di distribuzione,
di visibilità, alcuni non revisionano i testi, e altri non sono trasparenti. Allora
tanto vale fare da sé! Per quanto mi riguarda, mi sento di consigliare
l’autopubblicazione, avendo però cura della copertina e della revisione del
testo.
Scriverai altri libri in futuro?
Nel cassetto ce ne sono già
quattro, ma per il momento rimarranno lì perché sto scrivendo un altro romance,
e siamo sempre in Inghilterra!
Grazie Silvia, lungo questo viaggio sto incontrando gente speciale, tu sei una di loro!
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore per le belle parole, è stato un piacere ospitarti nel mio blog! Sarai sempre la benvenuta su Bellamente libera :)
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