Carissimi lettori,
oggi ho recensito per voi un romanzo di fantascienza fresco fresco di pubblicazione.
Nome in codice "Nefthe" è l'ultima fatica letteraria di Gero Marino, autore del quale ho già recensito altri romanzi (Stanza 19 e Il manoscritto di Jonathan Merris).
QUI potrete acquistare l'ebook a soli 1,99 euro. Vi consiglio di leggere la mia recensione per saperne di più. Buona lettura a tutti.
RECENSIONE:
L’ultimo romanzo
fantascientifico di Gero Marino ci catapulta nel duemilatrentatré a
Massigallia, precisamente nella stazione radioastronomica Falcon Zeta, dove Max
Petrelli e i suoi colleghi, grazie al potente supercomputer parlante SK-6000, sono
impegnati a captare segnali alieni provenienti dallo spazio.
Sarà proprio Max, durante un turno notturno, a entrare in contatto con uno di questi segnali, che si scoprirà poi essere una richiesta d’aiuto inviata da un pianeta in pericolo. Il ricercatore inizia così un’interessante conversazione con l’aliena Nefthe, una misteriosa donna lontana anni luce da lui, e non solo fisicamente.
Peccato che Max non venga creduto né dai suoi colleghi, né dalla sua famiglia, quando rivela loro ciò che ha scoperto. In qualche modo sembra che ogni messaggio sparisca misteriosamente o si tramuti in altro ogni volta che lui tenta di farlo ascoltare a qualcuno. Perché? È uno dei tanti misteri di questo libro.
Una parte consistente del romanzo è occupata dalle conversazioni notturne tra Max e Nefthe, che rivelano sempre qualcosa di nuovo al lettore sia sul pianeta che sulla razza dell’aliena. La curiosità si fa crescente a ogni capitolo, soprattutto perché si vuole scoprire se i due riusciranno infine ad incontrarsi e se Max troverà il modo di aiutare il pianeta della sua nuova amica.
Molto interessanti sono anche le illustrazioni che figurano di tanto in tanto nel romanzo, tra le quali troviamo una foto di Nefthe, la stessa che lei a un certo punto spedisce a Max. Naturalmente non risulta nitida, ma ci dà l’idea di come dovrebbe essere.
Il libro offre inoltre uno spaccato della società del futuro, che ci viene raccontato attraverso gli occhi e le vicende personali del protagonista. È molto interessante vedere come certe tradizioni non siano cambiate affatto, mentre altre lo sono radicalmente.
Ma l’idea nuova e davvero originale di tutto il romanzo sta nel finale. L’epilogo è il più inaspettato che si possa immaginare, e dà alla storia quel tocco in più che sorprende il lettore. Non potrete non rimanere affascinati da Nefthe, soprattutto quando scoprirete chi è in realtà.
Questo è un libro che lascia molte porte aperte e che, sebbene sia autoconclusivo, dà spazio a diverse interpretazioni riguardo a tutta la vicenda narrata. Sicuramente è una storia che, pur essendo fantascientifica, fa molto riflettere.
Gustatevi allora anche voi questa piacevole lettura e lasciatevi trasportare letteralmente su un altro pianeta.
Sarà proprio Max, durante un turno notturno, a entrare in contatto con uno di questi segnali, che si scoprirà poi essere una richiesta d’aiuto inviata da un pianeta in pericolo. Il ricercatore inizia così un’interessante conversazione con l’aliena Nefthe, una misteriosa donna lontana anni luce da lui, e non solo fisicamente.
Peccato che Max non venga creduto né dai suoi colleghi, né dalla sua famiglia, quando rivela loro ciò che ha scoperto. In qualche modo sembra che ogni messaggio sparisca misteriosamente o si tramuti in altro ogni volta che lui tenta di farlo ascoltare a qualcuno. Perché? È uno dei tanti misteri di questo libro.
Una parte consistente del romanzo è occupata dalle conversazioni notturne tra Max e Nefthe, che rivelano sempre qualcosa di nuovo al lettore sia sul pianeta che sulla razza dell’aliena. La curiosità si fa crescente a ogni capitolo, soprattutto perché si vuole scoprire se i due riusciranno infine ad incontrarsi e se Max troverà il modo di aiutare il pianeta della sua nuova amica.
Molto interessanti sono anche le illustrazioni che figurano di tanto in tanto nel romanzo, tra le quali troviamo una foto di Nefthe, la stessa che lei a un certo punto spedisce a Max. Naturalmente non risulta nitida, ma ci dà l’idea di come dovrebbe essere.
Il libro offre inoltre uno spaccato della società del futuro, che ci viene raccontato attraverso gli occhi e le vicende personali del protagonista. È molto interessante vedere come certe tradizioni non siano cambiate affatto, mentre altre lo sono radicalmente.
Ma l’idea nuova e davvero originale di tutto il romanzo sta nel finale. L’epilogo è il più inaspettato che si possa immaginare, e dà alla storia quel tocco in più che sorprende il lettore. Non potrete non rimanere affascinati da Nefthe, soprattutto quando scoprirete chi è in realtà.
Questo è un libro che lascia molte porte aperte e che, sebbene sia autoconclusivo, dà spazio a diverse interpretazioni riguardo a tutta la vicenda narrata. Sicuramente è una storia che, pur essendo fantascientifica, fa molto riflettere.
Gustatevi allora anche voi questa piacevole lettura e lasciatevi trasportare letteralmente su un altro pianeta.
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