Chi è Bellamente



                                                         
Ritratto realizzato da mio padre!
 

Se avete cliccato in questa sezione vuol dire che siete curiosi di scoprire la vera identittà di Bellamente libera, e allora vi accontento subito!
Mi chiamo Silvia Cortese e abito in provincia di Bari. 
Nel 2009 mi sono diplomata al Liceo Classico del mio paese e nel 2014 ho conseguito la laurea specialistica in Archeologia all'Università degli Studi di Bari.
La passione per i libri e per la scrittura mi accompagna fin da quando avevo cinque anni, età in cui ho imparato a leggere e scrivere.
Sono letteralmente cresciuta con i libri e l'idea di questo blog nasce dall'esigenza di voler condividere con voi questa mia grande passione. 
Da sempre mi cimento nella stesura di racconti, fan fiction e romanzi. 
Il 15 maggio 2015, è uscito il mio primo romanzo, un fantasy dal titolo Kalìa Estrel - La lotta dei Predestìnati, edito dalla Genesis Publishing. Nel 2018 la stessa Casa Editrice ha deciso di ripubblicarlo in una nuova veste grafica, mentre il 26 febbraio 2020 ha curato l'edizione del secondo volume della mia saga fantasy, dal titolo Kalìa Estrel - Il mistero delle Pergamene. Entrambi i romanzi sono acquistabili in formato sia digitale che cartaceo. Nel 2016, la Genesis Publishing ha pubblicato anche un mio breve racconto dalle sfumature horror, intitolato Il cuore del vampiro, esclusivamente in ebook.
Da piccola alla domanda cosa vuoi fare da grande, rispondevo sempre: la scrittrice. Dunque al momento posso ritenermi abbastanza soddisfatta! 
Che altro posso dirvi di me? Sono vegetariana e grande amante degli animali.
In più adoro viaggiare, uno dei miei più grandi desdieri sarebbe quello di visitare l' Egitto, terra che da sempre mi affascina moltissimo e su cui ho letto davvero tanto! Per concludere, amo i cartoni animati, che alla mia veneranda età guardo ancora!
Adesso che sapete qualcosa in più su di me, vi auguro una buona permanenza nel mio blog. Mando un saluto affettuoso a tutti coloro che da ora in poi vorranno seguirmi su Bellamente libera.
Namastè.

7 commenti:

  1. Ciao ho deciso di iscrivermi perché trovo molto belle le tue immagini e mi hanno affascinata. Perché mi è piaciuta la tua presentazione e la tua recensione sul libro di Federica, e perché sei vegetariana come me :P. Anch'io ho pubblicato un libro "Una ragazza come me" e ho scritto un fantasy non ancora pubblicato, però :( Sul mio blog ho postato due racconti a puntate (La mia sposa e La vedente) leggimiscrivimi.wordpress.com se hai voglia di dare un occhio :P Buona serata ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, leggo solo ora il tuo messaggio! Andrò sicuramente a vedere il tuo blog :) Grazie per esserti iscritta e complimenti per la scelta vegetariana e per i tuoi romanzi! ^_^

      Elimina
  2. Buongiorno Silvia e molto piacere di conoscerti. La passione per la scrittura creativa, scoperta così in tenera età, unitamente ad una formazione classica che sboccia negli interessi per l'archeologia fanno di te la sintesi perfetta per continuare la strada che hai scelto. Non sarà un percorso facile in un paese come l'Italia, dal momento che, statisticamente, ci troviamo accodati in Europa. Tuttavia, questo è relativamente importante, il desiderio di scrivere, sono convinto, trascende dal desiderio del successo letterario. Ciò che conta davvero, è credere in se stessi e nella propria passione: denaro e successo sono la conseguenza del proprio talento e non l'obiettivo, per quanto, e non lo nego, è necessario anche un significativo colpo di fortuna. Come te, ho iniziato a pubblicare nel 2015, molto tardi, se si tiene in considerazione d'aver scoperto la passione che ci accomuna all'età di 14 anni. Il mio errore fu di non credere in me stesso fino in fondo, scegliendo di fare altro, economicamente più vantaggioso. Ma questa caratteristica che ci accomuna, finisce col prevalere nel tempo, giorno dopo giorno, cresce dentro di noi, quasi ossessivamente. Trame e personaggi iniziano a popolare la nostra fantasia distogliendoci dalla realtà oggettiva. Scrivere diventa una necessità, successivamente, una piacevole irrinunciabile dipendenza. Invidio i tuoi studi in archeologia e non sai quanto. Nel mio studio sono presenti un paio di papiri incorniciati raffiguranti scene emblematiche di Ramses II ed altri piccoli oggetti (souvenir) provenienti da Nabq. Ovviamente si tratta di imitazioni, ma per chi sogna ad occhi aperti e scrive, hanno la stessa valenza ispiratrice. Mi sono circondato di vari oggetti, alcuni autentici, che aprono i portali del passato consentendomi di viaggiare attraverso il tempo, strumenti che considero indispensabili a questo scopo. A differenza di te, non scrivo fantasy, preferendo generi che si intersecano fra spionaggio, horror, esoterismo e noir. Mi sarebbe piaciuto dedicarmi al tuo genere, magari sulla scia della tragedia greca o le narrazioni di Omero in aderenza all'epica dell'Eneide o dell'Iliade, ma le letture di Stephen King hanno avuto la meglio nel corso dell'adolescenza, orientandomi verso specifici orizzonti letterari. Ho scritto persino un romanzo rosa che stenta però a decollare, a differenza degli altri. L'horror funziona ancora bene, ma diventa sempre più complesso e la miniera della paura si sta esaurendo poco alla volta. Avrei molto ancora da scrivere, ma ora devo andare per un impegno, anzi, sono già in ritardo. Spero di poterti scrivere al più presto. Con ammirazione, Ted. Un caro saluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ted, sono molto colpita dal tuo lungo commento!Sì,quelle che abbiamo in comune sono davvero delle belle passioni, ma io avrei preferito averne delle altre che, magari, avrebbero potuto portarmi ad una realizzazione professionale! Perchè di cultura e scrittura purtroppo non si campa quasi mai. Non invidiare i miei studi in archeologia,ti assicuro che sono i meno indicati da scegliere nel paese e nel momento storico in cui ci troviamo. Anche io nella mia stanza ho dei papiri provenienti dall'Egitto e altri oggettini inerenti all'archeologia e ai viaggi. In Egitto, però, non sono mai stata. A differenza tua non amo l'horror e nemmeno i gialli. Sono forse gli unici due generi che non leggo. Strano che il tuo romanzo rosa non decolli, perchè da quel che so, quel tipo di storie vanno alla grande. Anzi, tutti mi dicono di cimentarmi con qualcosa di rosa dopo il fantasy, perchè vende molto di più. Mi ha fatto piacere conoscerti, ti auguro buona serata e buona permanenza sul mio blog, anche se ormai non lo curo pù molto come una volta! A presto!

      Elimina
  3. Buongiorno Silvia, a causa delle limitazioni di spazio che offre Twitter, persevero su questo tuo canale blog, pur consapevole che quanto scrivo è di fatto pubblicamente accessibile a tutti i tuoi lettori e forse, questo scambio di opinioni, potrebbe tornare utile a qualcuno. Dopo tutto, rientra nelle speculazioni in ambito di narrava. Sono d'accordo con te che abbracciare interamente la passione per la scrittura creativa non porta ad una sicurezza economica, salvo casi rari. Il desiderio di scrivere nasce da molti fattori, il primo fra tutti, è la necessità di comunicare. Sotto questo aspetto vi sono poi varie modalità per "commercializzare" il proprio talento. Anni fa, ho lavorato in una agenzia di pubblicità in qualità di account, un ruolo meramente commerciale che mi poneva in prima linea nell'acquisizione di clienti per l'azienda. Questo mi ha permesso di conoscere l'ambiente editoriale, proponendomi a titolo gratuito, per la realizzazione di script pubblicitari, sinossi, testi integrativi, incluso lo studio di head line e payoff. Questo non ha nulla a che vedere con la stesura di un romanzo, ma in qualche modo è utile per comprendere alcuni meccanismi strategici indispensabili per uno scrittore/scrittrice. Ti faccio un esempio. Un lavoro da cameriere, per quanto pesante e forse degradante (per qualcuno) offre la possibilità di incontrare molte persone, di instaurare un dialogo e contestualmente un profilo comportamentale, utilissimo per ispirarsi ai vari personaggi che si utilizzeranno. Quindi, tutto ciò che facciamo nel quotidiano può tornare utile per chi scrive sotto forma d'ispirazione. Riguardo l'archeologia, ho motivo di credere che sia una fonte inesauribile d'ispirazione, da Pompei, alle piramidi di Giza, dai templi della Grecia ai resti del Machu Picchu. Proprio ieri sera ho visto il film di genere fantasy di Acquaman, interamente ispirato ad Atlantide. A prescindere dagli effetti speciali che consente la costruzione scenica in digitale, tutto il "corpo" del romanzo tiene bene dall'inizio alla fine: c'è l'amore, la sofferenza, la sfida, l'onore cavalleresco ... insomma, tutti gli ingredienti per raccontare una storia che non esclude un seguito. D'altra parte, chi non è attratto dal misterioso Egitto? Tu possiedi la conoscenza per poter immaginare più di chiunque altro, la forza scenica all'epoca dei faraoni. Ad oggi non si spiegano ancora la realizzazione delle piramidi. Se non è un mistero questo?? Inoltre, il loro culto per l'aldilà, i loro riti, le loro divinità ... ma questo vale anche per Stonehenge, le tombe etrusche o le rovine dell'Anatolia. Un vero tesoro a cielo aperto. Oggi, con internet, abbiamo tutto il mondo a portata di schermo, possibilità pressoché illimitate di attraversare il pianeta in pochi secondi. Prendi ad esempio Salgari, non è mai uscito dall'Italia eppure è riuscito ad immaginare cose straordinarie senza un computer scrivendo romanzi d'avventura ai quali si sono ispirate molte versioni cinematografiche.

    RispondiElimina
  4. Per quanto riguarda il genere rosa/erotico, mi sono confrontato a più riprese con l'editore e in effetti, ti confermo che si tratta di un mercato fiorente in molti paesi europei ed oltre oceano. Abbiamo studiato più versioni dell'immagine di copertina, modificato la sinossi di quarta, persino il titolo è stato sotto osservazione. Gli editor hanno dato la loro approvazione del contenuto analizzando forma, sintassi, eventuali refusi e ridondanze ma ... niente da fare. Infine, siamo ricorsi ad uno specialista in sociologia ed è emerso, per quanto possa essere solo un'opinione, che il problema risiede nel nome dell'autore: un uomo. Il marketing infatti ha confermato che in ambito di romanzo rosa, l'autore deve necessariamente essere un'autrice. Non volendo rinunciare ai miei diritti d'identità ho aggiunto una componente fondamentale, trasformando il romanzo (ma solo verso gli ultimi capitoli, in un giallo poliziesco. Vedremo cosa succederà.
    Trovo l'idea del blog molto interessante e in tutta sincerità, l'impostazione del tuo è davvero notevole. Peccato abbandonarla. Anche io in passato ne ho aperto uno, scrivendo riflessioni varie, punti di vista, nevrosi. Ma in seguito mi sono reso conto che, se da un lato costituisce un veicolo interattivo per proporsi e pubblicizzarsi, dall'altro porta via molto tempo prezioso per la stesura dei romanzi che, come sai, è faticosa e richiede attenzione e dedizione. Così ho deciso di trascrivere le mie frustrazioni in file privati, al solo scopo di sfogo personale. Tutto nasce dall'incontenibile necessità di materializzare i propri pensieri e pubblicarli. In seguito, mi piacerebbe intervistarti, ma prima devo leggere i tuoi romanzi, successivamente preparare le domande. Quindi, se vorrai, potresti anche pubblicare l'intervista sotto forma di dialogo sul tuo blog, stimolando la curiosità di chi ti segue. Che ne pensi?
    Un caro saluto, a presto. Sempre Ted.

    RispondiElimina
  5. Buongiorno Ted, rispondo solo ora perchè, come ti avevo accennato, il blog lo curo poco e pensavo mi avvisassi su Twitter della tua risposta. Dal momento che hai citato Salgari, devo dirti che ne sono una grande appassionata. Ho letto una dozzina di suoi romanzi, adoro il ciclo di Sandokan e del Corsaro Nero. Ma ho letto anche altro, tipo "Le figlie dei faraoni", bellissimo! Trovo notevoli le sue descrizioni di luoghi che non ha mai visitato, oltre alla sua sconfinata immaginazione e capacità di narrazione. Sì, è vero, i romanzi rosa sono in gran parte scritti da donne, ma ci sono alcuni uomini che sono diventati anche molto noti per i loro, tipo l'italiano Diego Galdino. A proposito, come si chiama questo libro di cui parli? Il blog l'ho abbandonato proprio per i motivi da te descritti, oramai lo aggiorno saltuariamente. Nessuno mi ha mai fatto un' intervista, solo qualche recensione. Perciò sì, sarei molto curiosa. Ma tu hai ancora il blog o lo hai chiuso? Anch'io ho un file di sfogo dove annoto poesie che ritengo troppo private per essere rese pubbliche.
    A presto!

    RispondiElimina